Contesto
Tutela dell’ambiente e sostenibilità delle attività economiche e sociali sono oramai al centro del dibattito pubblico nazionale ed europeo. In questo senso, anche a livello legislativo, si è assistito ad un’evoluzione normativa frenetica, composita e, per certi aspetti, anche incerta, che riserva alcuni profili di criticità rispetto ai criteri di responsabilizzazione dell’individuo e dell’ente per i danni arrecati all’ambiente.
In questo senso, oltre all’introduzione del principio “chi inquina paga”, dovuta alla Direttiva 2004/35/CE, gli ordinamenti degli stati dell’UE, quindi anche l’Italia, si sono caratterizzati per introdurre progressivamente anche la sanzione penale quale strumento di deterrenza e di repressione per alcuni fatti lesivi della dimensione atmosferica, dell’acqua e della terra e dello sfruttamento illecito delle risorse energetiche. Ne è testimonianza la Direttiva 2008/99/CE. In ambito nazionale, tutto ciò si è tradotto dapprima nella previsione del T.U.A. n. 152/2006, nell’introduzione di varie fattispecie penali, come il disastro ambientale (art. 452-quater) e nella responsabilizzazione penale dell’ente (l. n. 68/2015). Contestualmente, si è assistito anche a provvedimenti volti a introdurre meccanismi di premialità in conformità ai principi della corporate social responsibility.
il corso si prefigge di analizzare le metodologie di implementazione dei sistemi e delle procedure interne (MOG, codice etico etc.) di prevenzione di rischio da reato, di costituzione delle deleghe nonché le più recenti novità normative in materia di responsabilità sociale di impresa in ambito ambientale atte a creare meccanismi virtuosi di impresa.
Obiettivi
• Fornire una panoramica normativa in materia di tutela dell’ambiente, sia di livello europeo che nazionale, con particolare riferimento ai recenti interventi legislativi sul contrasto alla diffusione delle plastiche e dell’inquinamento atmosferico, idrico e del suolo
• Individuare i criteri di responsabilizzazione dell’ente per illeciti amministrativi e penali in materia ambientale
• Funzione del modello 231 per la prevenzione del rischio da reato ambientale (risk assessment e management; deleghe di funzione etc.)
• Focus sui reati ambientali (suolo, acqua, aria, energia) attualmente vigenti e sul regime sanzionatorio
• Modelli di responsabilizzazione sociale di impresa
• Criteri di sostenibilità ambientale e premialità per l’ente (normativa recente)
Destinatari
• Direzione Generale
• Area Legale
• Area Compliance
• Corporate Social Responsability
• Direttori Tecnici
• Risk Management
Durata e luogo
Il corso si compone di 2 giornate formative, in video-conferenza con piattaforma Zoom; il link con password sarà fornito con mail individuale.
Quote di partecipazione
Associati Utilitalia o Confservizi regionali
Iscrizioni entro il 27/04/2021: 400 Euro
Iscrizioni dal 28/04/2021: 500 Euro
Non associati
Iscrizioni entro il 27/04/2021: 500 Euro
Iscrizioni dal 28/04/2021: 600 Euro
Tutti i prezzi si intendono IVA 22% esclusa.
Al termine del corso sarà rilasciato l'attestato di frequenza.
L'avvio del corso è subordinato all'iscrizione di un numero minimo di partecipanti.
Come registrarsi
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iscrizione terminata il 21/05/2021